Pianta a raggi variabili e chiostrina centrale, sono i tratti caratteristici di questo originale progetto. Soluzioni pensate per migliorare il benessere dei pazienti e favorire la luminosità anche delle stanze più interne. Nella struttura a doppia forma circolare e nella piastra tecnologica troveranno posto reparti, ambulatori e sale operatorie disposti su otto livelli.
I raggi di curvatura dettano le regole in questo progetto dove ogni solaio ha una diversa forma. Per realizzarlo vengono utilizzati particolari strutture in ferro e casseri con 9 raggi di curvatura. Tra finestre a oblò, percorsi sinuosi e una piazza centrale che dà luce ai locali, l’ospedale vanta forme e stili che hanno già ottenuto un riconoscimento dalla Fondazione Inarca e dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli.
Come recita la motivazione del premio, “il progetto nasce da una sapiente reinterpretazione dell’organizzazione delle attività ospedaliere e socio-sanitarie nonché dei relativi spazi, sganciandosi dagli schematismi rigidi che hanno caratterizzato negli ultimi decenni la tipica strutturazione a blocchi dell’edilizia ospedaliera”.
La sostenibilità ha ispirato alcune scelte costruttive: Il materiale usato per la costruzione è in buona parte riciclabile. Dopo il fine vita dell’edificio, molti suoi elementi saranno pronti per diventare nuove opere. Reti anti-caduta e legname certificato contribuiscono ad accrescere il livello di sicurezza in cantiere, ampliando le linee guida del progetto “Sicuri per mestiere”.
Vittorio Bertolini
capocantiere
Alle prese con le forme curve del nuovo ospedale c’è una squadra di esperti carpentieri e ferraioli che non temono le sfide e maneggiano ogni materiale con passione e cura artigianale. Realizzato sotto l’egida di “Sicuri per mestiere”, l’ospedale di Montecchio-Arzignano nasce all’insegna della sicurezza. Merito di alcuni accorgimenti messi in campo nel cantiere per evitare infortuni e cadute dall’alto. Le speciali reti di protezione vantano una garanzia di durata a vengono sostituite alla scadenza, mentre il legno per l’assito è accompagnato da una certificazione che ne attesta la portata massima tramite una relazione tecnica.
Per conto della committenza, CMB realizza una prima stanza degenza allo scopo di controllare la rispondenza al progetto.
Impiantisti e idraulici, elettricisti ed esperti di gas medicali entrano in azione per riempire di contenuto la costruzione esistente. In contemporanea, inizia il montaggio delle pareti di cartongesso.
A causa dell’emergenza sanitaria, il cantiere chiude temporaneamente ma rimane strettamente sorvegliato dal capocantiere e dalla vigilanza.
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