Il tamburo ha riportato lesioni molto serie provocando distacchi e crolli che a loro volta hanno lesionato la copertura e l’interno. I costoloni retrostanti la facciata riportano le lesioni dell’azione sismica che ha fatto cadere la croce sul tetto fin dentro la navata, come le sfere di pietra ed altre decorazioni.
I grandi spessori delle murature hanno dato origine a una miriade di lesioni comunemente chiamate “crepe”. Gli interventi sono stati di ricucitura del tessuto murario esistente con mattoni simili, spesso previo prova a secco, e implementazione di murature nuove con tecnica armata.
Il carbonio è stato usato nel consolidamento delle volte, applicato sull’estradosso previa rasatura per rendere omogeneo la base di supporto. Risulta invisibile dal lato nobile decorato e conferisce alte prestazioni elastiche contenendo i pesi aggiunti.
L’intervento di restauro ha previsto l’utilizzo di materiali e soluzioni tecniche “reversibili” in modo da salvaguardare la natura originaria dell’opera. Lavorazioni fatte con mani sapienti, che sviluppano lavorazioni tradizionali che ripetono i vecchi gesti delle lavorazioni tradizionali, di cui i nostri centri storici sono pieni. Naturalmente lavori artigianali pregni di fatica.
Tratto da: “Carpi il Duomo ritrovato” a cura di Manuela Rossi (Edizioni APM)
P.IVA 00154410369
Registro delle Società di Modena
n. 00154410369 – C.C.I.A.A. 2698
Albo Cooperative n. A100255
©2018 CMB
Cooperativa Muratori e Braccianti di Carpi
Tutti i diritti riservati / All rights reserved
CONTATTI
Sede Centrale
via C. Marx 101 Carpi (MO) – ITALY
Tel +39 059 6322111
Fax +39 059 691079